Latte e latticini freschi
Qualità da gustare
Latte e latticini dell’Alto Adige
Il
latte e i latticini dell’Alto Adige, come lo yogurt, la mozzarella o il formaggio dell’Alto Adige, vengono prodotti secondo ricette tradizionali abbinate alle più moderne tecnologie di lavorazione. Dopo aver soddisfatto i severi criteri di qualità, il latte e i latticini dell’Alto Adige possono fregiarsi del
Marchio di Qualità Alto Adige dal 2005.
Quali sono i principali criteri di qualità?
- Il latte dell’Alto Adige proviene dai masi di montagna dell’Alto Adige
- Il benessere degli animali
- La catena produttiva priva di OGM, dal mangime alla lavorazione
- La freschezza garantita dai brevi trasporti: il latte viene lavorato in giornata
- I regolari controlli da parte di organi di controllo indipendenti
Il latte e i latticini dell’Alto Adige in cifre
Tra gli 800 e i 2.000
metri di altitudine vivono le mucche che forniscono i latte con Marchio di Qualità Alto Adige.
70.000
mucche producono il latte dell’Alto Adige.
4.500
fornitori di latte dell’Alto Adige garantiscono un’agricoltura naturale e sostenibile.
15
mucche vengono allevate in media da ciascuna azienda agricola di montagna a conduzione familiare.
8
animali giovani sono inoltre presenti in media in ciascuna azienda.
1.700
malghe caratterizzano il paesaggio culturale dell’Alto Adige e forniscono alle mucche da latte l’erba fresca e il fieno delle Alpi.
Da dove vengono i latticini dell’Alto Adige?
Ogni prodotto derivato dal latte ha una propria ricetta – e una lunga tradizione alle spalle. In comune hanno la pregiata materia prima: il latte dei masi di montagna dell’Alto Adige. I contadini e le contadine mungono le proprie mucche due volte al giorno. I camion cisterna portano il latte presso una delle nove latterie dell’Alto Adige. Qui, con l’aiuto delle più moderne tecnologie, il latte viene lavorato e raffinato entro 24 ore. Il Marchio di Qualità Alto Adige garantisce che il consumatore finale possa acquistare yogurt dell’Alto Adige, mozzarella, burro e formaggio dell’Alto Adige di alta qualità.
Quali sono i latticini dell’Alto Adige ?
Latte
Produzione: il latte viene brevemente riscaldato per renderlo conservabile, poi viene omogeneizzato. Ciò significa che la panna viene assottigliata e mescolata in maniera più uniforme al latte.
Fatto interessante: il latte fieno dell’Alto Adige viene prodotto da mucche nutrite in maniera particolarmente naturale.
Yogurt
Produzione: al latte vengono aggiunte delle speciali colture di fermenti lattici, le colture dello yogurt.
Fatti interessanti: yogurt deriva dal turco yoghurmak, che significa “rendere più denso”.
Skyr
Produzione: il latte scremato viene addensato con caglio e batteri di acido lattico.
Fatti interessanti: lo Skyr è nato in Islanda nel Medioevo, nel tentativo di rendere il latte conservabile per l’inverno.
Mozzarella
Produzione: la cagliata viene sbollentata in acqua calda a 80° C e quindi lavorata finché la pasta non diventa morbida e modellabile.
Fatti interessanti: In Campania, nel XII secolo, si produceva un formaggio chiamato mozza.
Ricotta
Produzione: il siero viene riscaldato fino a far coagulare le proteine che contiene.
Fatti interessanti: la ricotta viene ricavata dal siero, ovvero da ciò che rimane della produzione del formaggio.
Formaggio
Produzione: aggiungendovi caglio o batteri di acido lattico, il latte viene addensato, cioè viene fatto coagulare. La componente solida, chiamata cagliata, viene separata dal siero di latte liquido e le viene data una forma. A seconda della varietà, il formaggio può essere già pronto per essere consumato oppure viene destinato all’invecchiamento, che può durare per giorni o, nel caso di alcune varietà di formaggio duro, anche diversi anni.
Fatti interessanti: fondamentalmente si distingue tra formaggio di latte acido (formaggio fresco) e formaggio di cagliata (formaggio morbido, da taglio e duro).
Burro
Produzione: la panna viene sbattuta finché il grasso non si separa dalla parte liquida e appaiono i grani di burro.
Fatti interessanti: tradizionalmente al burro veniva data forma in stampi di legno. Gli stampi presentavano degli intagli, così che ogni pezzo di burro risultasse decorato con fiori, animali o altri motivi.
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